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Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, il Consiglio ha approvato un disegno di legge recante delega al Governo per la riforma del Codice della strada.
Il vigente codice della strada si sviluppa in 240 articoli, a cui si aggiungono i 408 del regolamento di esecuzione. Peraltro, dal 1992 ad oggi, lo stesso è stato oggetto di più di 70 interventi legislativi, di cui alcuni particolarmente incisivi (vedi ad esempio la legge n. 120 del 2010) che ne hanno compromesso l’organicità e la chiarezza.
Lo sche ma di disegno di legge in esame si prefigge di intervenire sul vigente codice della strada, non solo per razionalizzare i numerosi interventi legislativi sulla materia succedutisi nel tempo, ma anche per un intervento di “manutenzione normativa”.
All’esito di tale intervento normativo, il codice comprenderà solo alcune disposizioni generali e, con riferimento ai conducenti, le prescrizioni comportamentali e le relative sanzioni: un testo breve,comprensibile per tutti e non solo per gli addetti ai lavori, e sicuramente non meno efficace sotto il profilo della certezza del diritto e della tutela della sicurezza stradale.
Tale sche ma di disegno di legge, da un lato indica i criteri direttivi per la riscrittura delle disposizioni che dovranno essere contenute nei decreti legislativi modificativi dell’attuale codice, dall’altro prevede la delegificazione di quelle materie che, in ragione dell’esigenza di un continuo adeguamento alla normativa comunitaria, meglio si prestano ad essere regolamentate in fonti di natura secondaria o amministrativa, in modo da poter intervenire sulle stesse con procedure celeri e tempestive.
I principali interventi riguardano:
Saranno disciplinati con lo strumento più snello del regolamento, o dell’atto amministrativo, e resteranno fuori dal nuovo codice, tutte le materie di carattere tecnico, soggette a frequenti aggiornamenti a seguito delle norme europee, in modo da poter intervenire sulle stesse in modo più celere.
Al fine di snellire i procedimenti ed alleggerire gli oneri amministrativi gravanti sull’utenza, il disegno di legge in esame prevede l’emanazione di decreti dirigenziali per le istruzioni attuative in relazione alle modalità di semplificazione delle procedure e di dematerializzazione della relativa documentazione.