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In futuro gli autovelox non si limiteranno a rilevare la velocità delle vetture, ma saranno in grado di capire se il conducente ha alzato il gomito.
È l’incubo degli automobilisti, pronto ad immortalare chi viaggia con il piede troppo pesante sull’acceleratore, recapitando direttamente a domicilio salate sanzioni da pagare e decurtando punti dalla patente. L’autovelox, così come lo conosciamo oggi, si prepara alla sua prossima evoluzione: in futuro sarà in grado non solo di rilevare la velocità delle vetture, ma anche di capire se il conducente ha bevuto, funzionando dunque come una sorta di etilometroa distanza.
Stando ai dati diffusi dai responsabili del progetto, i primi test hanno restituito risultati incoraggianti: il sistema è in grado di effettuare la misurazione con precisione elevata, rilevando un tasso alcolemico pari allo 0,1 per mille, indipendentemente dalla velocità del veicolo in movimento. Permangono però legittimi dubbi sulla sua affidabilità: la tecnologia potrebbe essere tratta in inganno dalla presenza all’interno dell’auto di passeggeri che hanno bevuto o addirittura dall’utilizzo di detergenti che contengono alcol per la pulizia degli interni.
In altre parole, ancora per qualche anno l’unico metodo in dotazione alle forze dell’ordine per controllare lo stato di ebbrezza degli automobilisti sarà quello tradizionale: paletta al posto di blocco e test effettuato di persona chiedendo al soggetto di soffiare nell’apposito macchinario.
Fonte: www.webnews.it