Niente più riconoscimento della patente SEE, ma solo conversione – Approfondimento a cura di G. Carmagnini

7 Novembre 2014
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La Circolare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 23/10/2014, prot. 234551, non ha ricevuto molta attenzione dagli operatori di polizia, ma, invece, appare interessante, quantomeno perché ripropone la questione delle patenti rilasciate da Stati facenti parte dello Spazio Economico Europeo (inteso come gli Stati UE, più Norvegia, Liechtenstein e Islanda) che hanno una durata di validità superiore a quella prevista dall’articolo 7, paragrafo 2, della direttiva 2006/126/CE, situazione non disciplinata dall’articolo 136-bis del codice della strada a causa di un non perfetto recepimento della direttiva.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la suddetta circolare, ha reso noto che non è più consentito formalizzare il riconoscimento della patente rilasciata dallo Spazio Economico Europeo al titolare che si è trasferito in Italia, mediante l’iscrizione sul documento stesso, che, sino ad oggi, avveniva mediante l’apposizione di un tagliando adesivo sulla patente. Questo perché la procedura del riconoscimento mutuava la prorpria esistenza dalla direttiva 91/439/CEE (art. 1, paragrafo 3)2, abrogata dalla direttiva 2006/126/CE, che non prevede più tale possibilità.

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