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Distruzione del preavviso: è reato

La Cassazione qualifica definitivamente il preavviso come atto pubblico, specificando che in presenza dell’accertamento di un divieto di sosta è rimesso alla scelta dell’operatore redigere o non il preavviso, ma una volta scelta una modalità gli atti redatti di conseguenza assumono natura di atto pubblico perché espressione dell’attività del Pubblico Ufficiale tesa a manifestare la volontà dell’Ente.