Concorso Polizia Municipale Roma: riparte la selezione

19 Gennaio 2017
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Riparte il cammino del concorso che porterà alla selezione di 300 istruttori di Polizia Municipale del Comune di Roma. La notizia, attesa dai candidati ormai da 5 anni, è stata data ai rappresentati sindacali del corpo dal sindaco della capitale in persona, Virginia Raggi.

La selezione, bandita nell’ormai lontano 2010, riprende da dov’era rimasta, sarebbe a dire dallo scritto tenutosi nel 2012. Tutti coloro risultati idonei in quell’occasione potranno partecipare agli esami orali che, salvo ritardi, saranno svolti entro la prima metà del 2017.

Concorso Polizia Municipale: cosa studiare per prepararsi al meglio

Stando al testo del bando, le materie dell’orale saranno:

  • statuto e Regolamenti del Comune di Roma;
  • elementi conoscitivi dei sistemi informatici più diffusi;
  • nozioni di lingua straniera a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo.

A queste vanno sommati anche gli argomenti preparati per la prova scritta già sostenuta, che saranno oggetto di nuova indagine:

  • elementi di diritto costituzionale e amministrativo, con particolare riguardo all’ordinamento degli enti locali;
  • elementi sui procedimenti sanzionatori amministrativi e penali;
  • compiti della Polizia Municipale in relazione all’applicazione del Codice della strada e dei Regolamenti comunali di Polizia urbana e Igiene;
  • elementi di diritto penale e procedura penale con particolare riferimento ai delitti contro la P.A. ed alle contravvenzioni;
  • legge 7 marzo 1986, n. 65 – Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale e Legge Regionale del Lazio 13 gennaio 2005, n. 1;
  • elementi di diritto della circolazione stradale;
  • nozioni di legislazione commerciale e annonaria, urbanistico-edilizia, sanitaria e di pubblica sicurezza.

Tenuto conto della vastità del programma e del lasso di tempo trascorso sarà sicuramente molto impegnativo per tutti i candidati al ruolo di ispettore affrontare lo studio necessario ad ottenere un’adeguata preparazione.

In tema di “elementi di diritto della circolazione stradale”, con l’intenzione di offrire un utile strumento a tutti gli interessati, proponiamo un estratto dalla premessa al capitolo su Codice della Strada e infortunistica stradale tratto dal manuale “L’agente di Polizia Municipale e Provinciale” (Maggioli Editore):

Prima di addentrarsi nella illustrazione delle varie norme occorre chiarire subito che obiettivo principale di questa sezione non è quello di offrire ai lettori una visione completa e unitaria di tutte le disposizioni del codice della strada, bensì “soltanto” e soprattutto di facilitare gli aspiranti vigili urbani nella preparazione ai concorsi e, del resto, per illustrare con ragionevole sufficiente completezza il complesso delle norme che compongono l’attuale codice di regolamentazione della circolazione dei veicoli occorrerebbe ben altro spazio. In questa ottica, quindi, si è ritenuto di affrontare l’analisi del codice della strada in modo, per così dire, “strategico”, cercando da un lato di concentrare l’attenzione solo su quelle disposizioni e tematiche che, per esperienza diretta degli autori, più frequentemente sono utilizzate nei concorsi per agenti di polizia locale e provinciale, e dall’altro di limitare all’essenziale il commento per altre disposizioni che non sembrano offrire particolari difficoltà di comprensione.

[…]

1. Il codice della strada – La definizione di circolazione stradale

Nell’ambito dell’attuale codice della strada manca una definizione legislativa chiara e completa di circolazione stradale. L’articolo 3, n. 9 del decreto legislativo n. 285/1992 definisce per circolazione il movimento, la fermata e la sosta dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulla strada, senza però riuscire ad evidenziare gli elementi costitutivi del fenomeno e della stessa definizione.

2. Il codice della strada – La genesi storica

Nel significato storico del termine, per circolazione si intendono il movimento e la mobilità dell’uomo da un posto ad un altro. Sotto un aspetto più vicino ai nostri tempi ed alla nostra comprensione giuridica e molto più attinente alla stessa architettura di formulazione dell’attuale codice della strada la miglior dottrina intende invece per circolazione stradale il movimento (comprendente anche la fase statica) che si effettua su un supporto caratteristico del territorio (strada) con un mezzo a ciò deputato (veicolo) tramite l’azione dell’uomo. Strada, veicolo e uomo costituiscono i vertici di un triangolo intorno al quale…

Continua a leggere l’estratto del manuale “L’agente di Polizia Municipale e Provinciale” di Maggioli Editore 

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