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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato la circolare prot. 7260/23.3.5 del 27.3.2017, che affronta il tema delle procedure per il conseguimento della patente AM (il cosiddetto “patentino”), che permette di condurre ciclomotori, tricicli leggeri e quadricicli leggeri. Andiamo a vedere le istruzioni fornite dal MIT agli esaminatori, in particolare per quanto riguarda la prova teorica e la prova pratica.
L’esame, da svolgersi presso la Motorizzazione civile, prevede lo svolgimento di 30 quesiti “a crocette”. Il candidato ha 25 minuti per dare una risposta vero o falso a ogni domanda e non può commettere più di tre errori, pena la bocciatura (dal quarto errore in poi). Le tematiche affrontato sono le seguenti:
I divieti e il comportamento da tenere durante l’esame sono piuttosto intuitivi: non è consentita consultare testi, parlare con altri esaminandi, utilizzare smartphone (che vanno lasciati spenti sul banco al quale si svolge la prova), utilizzare altri pc e così via. Pena? La bocciatura immediata.
Per sostenere l’esame pratico è necessario possedere il “foglio rosa”. L’esame si svolgerà utilizzando il mezzo dichiarato al momento della richiesta, che deve rientrare fra le seguenti categorie:
Il candidato non può essere ammesso a sostenere la prova pratica di guida su un veicolo diverso da quello indicato sull’istanza di conseguimento della patente AM.
Le esercitazioni da superare variano a seconda della natura del veicolo, ma si tratta in generale di prove di guida, sterzata, frenatura attraverso percorsi delimitati da coni. Per i tricicli e i quadricicli viene anche valutata l’abilità nel parcheggiare e nel procedere in retromarcia. Le penalizzazioni riguardano in particolare l’abbattimento dei coni che delimitano il tragitto e il mancato rispetto degli spazi di frenata e sterzata.
L’esaminatore valuterà, in condizioni di sicurezza, l’abilità del candidato attraverso alcune operazioni predeterminate:
La valutazione riguarda molteplici aspetti, non solo l’abilità di guida ma anche il senso civico e l’atteggiamento di prudenza necessario per il rispetto del Codice della Strada. Punto saliente è sicuramente lo stile di guida, che deve dimostrare di tener conto delle condizioni meteorologiche e stradali, del traffico, degli altri utenti della strada (in particolari quelli “deboli”)