Decisiva la ricostruzione dell’episodio che ha stabilito in maniera certa che la donna «ha attraversato la strada al di fuori delle strisce pedonali, in condizioni di ridotta visibilità a causa della foschia». Peraltro, ella, quasi per complicarsi ulteriormente la vita, camminava «tenendo al guinzaglio un cane di media taglia e reggendo nel contempo in mano un vaso di ortensie».
Tutti questi elementi sono sufficienti, secondo i Giudici della Cassazione, per addebitare alla donna «il 75% della responsabilità» per essere stata investita da una moto. Confermato il 25% di colpa per il centauro, si rivela inutile il richiamo al fatto che «il conducente si era messo alla guida della propria moto in stato di ubriachezza».
LEGGI L’ORDINANZA