IL CASO – Difficoltà per i destinatari ad aprire gli allegati firmati digitalmente

Una integrazione personalizzata della dicitura dell’oggetto prevista dal decreto può comportare qualche vizio formale?

12 Giugno 2018
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%
In più occasioni si è riscontrato che i destinatari della notifica dei verbali CdS con pec lamentano l’impossibilità di aprire i file firmati digitalmente o a volte, erroneamente, sostengono che la Pec non contiene alcun allegato. L’art. 4 comma 1 del Decreto Ministero dell’interno 18/12/2017 (G.U. 16/1/2018 n. 12)prevede: Il messaggio di PEC inviato al destinatario del verbale di contestazione di cui all’art. 2 del presente decreto deve contenere nell’oggetto la dizione “di atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal codice della strada”.

Si chiede se si ritiene corretto inserire nell’oggetto della Pec, oltre a quanto già previsto dal predetto decreto, il riferimento o il link (e le istruzioni) affinchè l’interessato scarichi il programma commerciale gratuito DIKE (menzionandolo espressamente) o il rinvio, con spiegazioni, all’indirizzo di Postecert (menzionandolo espressamente) per la visualizzazione dei file firmati digitalmente. Sostanzialmente si chiede se una integrazione personalizzata della dicitura dell’oggetto prevista dal decreto possa comportare qualche vizio formale.

>> Vuoi conoscere la risposta del nostro esperto? Continua a leggere QUI