Normativa sull’accertamento delle violazioni in materia di sosta

20 Novembre 2018
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Questa mattina in aula a Montecitorio si terrà la discussione sulla proposta di legge: Modifica all’articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l’esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone (C. 680)

 

Pubblichiamo il commento critico di Anci alla proposta di modifica dell’art.12 del Codice della Strada

 

Davvero è difficile comprendere in questi casi quale sia la differenza tra la multa della polizia municipale e quella elevata da un ausiliario del traffico o da altri agenti qualificati dalla legge. Bisogna guardare alla sosta dei veicoli nelle Città e nei Comuni non con astratti concetti giuridici, ma con gli occhi di quei cittadini che si vedono sbarrato il passaggio sulle strisce pedonali o l’accesso ad un parcheggio riservato ai portatori di handicap (magari con tanto di concessione e targa), o negata la possibilità ad un anziano di salire sul tram o sull’autobus. Se in futuro non sarà più possibile sanzionare tutto questo, saranno di fatto incoraggiati comportamenti che rendono più difficile la vita nei centri urbani, meno fluida la circolazione privata e il trasporto pubblico, più lente e costose le attività commerciali. La cosiddetta “multa selvaggia” o la presunta necessità di far cassa, temi tirati in ballo anche questa volta per giustificare la riforma dell’art.12, non c’entrano nulla. In ogni caso la proposta crea una inutile confusione tra la disciplina della legge Bassanini e il Codice della strada, procedure oggi normalmente applicate nei Comuni, e non innova un bel niente. In questi casi i Comuni, semplicemente, stanno affermando il rispetto delle regole della convivenza civile e della legalità”.