La manovra Monti è legge. Il Senato ha approvato definitivamente il decreto legge 201/2011.
Cosa cambia per le pubbliche amministrazioni?

23 Dicembre 2011
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%
SCARICA TESTO DELLA MANOVRA IN FORMATO PDF

La manovra economica del governo Monti è legge: con il voto di fiducia e il via libera definitivo del Senato si è chiuso ieri l’iter per la conversione del decreto legge 201 del 2011, che passa ora alla firma del capo dello Stato prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Nessuna modifica, come previsto, rispetto al testo licenziato dalla Camera.

Confermata dunque la riforma delle pensioni, il pacchetto fiscale con il ritorno della tassa sulla prima casa sotto forma di Imu, il capitolo sviluppo con gli sgravi Irap per le imprese e le liberalizzazioni ‘soft’, i tagli ai costi della politica e della pubblica amministrazione con il tetto agli stipendi dei manager pubblici.

Di seguito, le principali misure di interesse per le pubbliche amministrazioni.

TASSA SU PRIMA CASA: l’Imu sarà del 4 per mille. Sulle seconde case si pagherà invece il 7,6 per mille. Prevista la rivalutazione delle rendite catastali fino al 60%. Sulla prima casa ci saranno 200 euro di detrazione e un ulteriore sconto di 50 euro per ogni figlio con età inferiore a 26 anni fino a 400 euro, al netto della detrazione di base.

DA OTTOBRE AUMENTA IVA, AL 12% E AL 23%: dal primo ottobre scatta l’aumento di due aliquote Iva dal 10% al 12% e dal 21% al 23%. La misura serve ad evitare che scatti il taglio lineare delle agevolazioni fiscali che era stato deciso dal governo Berlusconi. Mentre dal 7 dicembre è già aumentata l’accise sulla benzina.

STOP CONTANTE SOPRA MILLE EURO: l’uso del cash viene ridotto da 2.500 euro a mille euro. A marzo si dovranno estinguere i titoli al portatore con importo pari o superiore a mille euro e chi avrà ancora un saldo pari o superiore a 3mila euro vedrà l’azzeramento.

PENSIONI CASH FINO A MILLE EURO: pagamenti in contanti da parte della pubblica amministrazione, comprese le pensioni, fino a mille euro. I pagamenti saranno effettuati con carte prepagate e anche con la tessera sanitaria.

PATRIMONIALE 0,76% IMMOBILI ALL’ESTERO: scatta un’imposta pari allo 0,76% sul valore degli immobili situati all’estero e destinati a qualsiasi uso dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato.

IMPOSTA ESTRATTI CONTO C/C: gli estratti conto annuali dei conti correnti bancari postali e rendiconti dei libretti di risparmio restano tassati per 34,20 euro se il cliente è una persona privata ma il balzello salta nei casi in cui il valore medio della giacenza annua non sia superiore a 5mila euro. Per le società l’imposta sale a 100 euro.

LIBERALIZZAZIONI: vengono liberalizzati i giorni e gli orari di apertura degli esercizi commerciali e la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali non può essere sottoposta a contingenti, limiti territoriali o altri vincoli, fatta eccezione per tutela salute, lavoratori e ambiente.

NORMA ‘SALVA-TAXI’: i taxi vengono esclusi dalle liberalizzazioni delle attività economiche in generale. Più soft inoltre le regole per la soppressione delle limitazioni all’esercizio delle professioni.

FRENATA SU VENDITA FARMACI: No alla vendita dei farmaci di fascia C, per cui è obbligatoria la ricetta, nelle parafarmacie e nei corner dei supermercati. A stilare la lista dei farmaci con obbligo di ricetta sarà il ministero della Salute, sentita l’Agenzia italiana del farmaco.

TETTO STIPENDI P.A.: un tetto agli stipendi della pubblica amministrazione che non possono superare il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione, ma per le posizioni apicali possono essere previste delle deroghe.

TAGLIO STIPENDI PARLAMENTARI: se entro il 31 dicembre di quest’anno la commissione guidata dal presidente dell’Istat non avrà terminato il suo dossier sul confronto Ue sugli stipendi dei titolari delle cariche elettive e dei vertici delle pubbliche amministrazioni, Parlamento e Governo assumeranno immediate iniziative per il taglio degli stipendi.

PROVINCE: gli organi provinciali in carica decadranno a scadenza naturale e non più entro il 31 marzo 2013 come prevedeva una proposta del governo. Inoltre, gli organi provinciali in scadenza l’anno prossimo non andranno più al voto ma verranno nominati dei commissari ‘ad acta’ fino alla messa a punto della riforma.

STOP AGGIO RISCOSSIONE, SI PAGANO COSTI FISSI: in arrivo un complessivo riassetto del sistema della remunerazione degli agenti della riscossione, sostituendo l’aggio previsto attualmente con un rimborso dei costi fissi risultanti dal bilancio certificato.

TETTO 1,5% COMMISSIONI CARTE: un tetto dell’1,5% sulle commissioni a carico degli esercenti sui pagamenti effettuati con strumenti di pagamento elettronici, incluse le carte di pagamento, di credito o di debito.

SI ALLENTA STRETTA RATE FISCO: più tempo per pagare le rate inevase. Ci si potrà mettere in regola fino alla rata successiva senza far scattare la decadenza della rateizzazione e l’iscrizione a ruolo.

AUTHORITY TRASPORTI: entrano nella vigilanza dell’Authority sui Trasporti la mobilità urbana verso aeroporti, porti e stazioni. Inoltre, il governo entro sei mesi emana le disposizioni volte per un’efficiente regolazione nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture.

SALE L’ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF: l’addizionale regionale Irpef minima salirà dallo 0,9% all’1,23%. Le risorse copriranno le spese sanitarie. Previsti anche nuovi tagli per i Comuni.

NUOVO ISEE: si riscrive l’Isee, stabilendo che l’erogazione dei servizi sociali sia parametrata non più solo sul reddito dichiarato, ma anche sul patrimonio disponibile e sul numero di figli a carico.

DISMISSIONI IMMOBILI: l’Agenzia del Demanio dovrà promuovere la costituzione di società, consorzi o fondi immobiliari per valorizzare o alienare il patrimonio immobiliare pubblico.

Ridefinite le norme per la dismissione dei terreni agricoli di proprietà dello Stato o di enti territoriali.

PIANO CARCERI. Per arginare il problema del sovraffollamento delle carceri, verranno individuati già esistenti o da edificare, da destinare a nuovi istituti penitenziari.

PERMESSO DI SOGGIORNO: consentita l’attività lavorativa per gli stranieri anche in attesa di rilascio o di rinnovo del permesso di soggiorno.

Fortunato Laurendi