Il provvedimento prevede tempi di esercizio della delega stretti (dodici mesi), nonché un doppio parere obbligatorio sugli schemi di decreto legislativo da parte delle commissioni parlamentari competenti. Quali sono le linee guida della riforma del codice della strada secondo il governo? Innanzitutto una semplificazione del codice, circoscrivendo i contenuti di legge alla sola disciplina dei comportamenti, alle previsioni sanzionatorie e alla regolazione dello spazio stradale.
In questo senso l’art. 2 del disegno di legge che contiene i princìpi e criteri direttivi, fra i quali:
– la riorganizzazione delle disposizioni del codice della strada secondo criteri di coerenza e armonizzazione sia con le norme di settore nazionali che con quelle generali dell’Unione europea e quelle regionali;
– il conferimento della competenza per l’armonizzazione europea ad atti normativi secondari;
– la semplificazione del testo del codice circoscrivendone i contenuti alla disciplina dei comportamenti, alle previsioni sanzionatorie e alla regolazione dello spazio stradale;
– la revisione e il rafforzamento delle misure finalizzate allo sviluppo della mobilità sostenibile e al miglioramento della sicurezza stradale in ambito urbano con particolare riferimento all’utenza vulnerabile.