CASI RISOLTI – Rinvenimento di veicolo sottoposto a fermo fiscale

Come procedere in caso di rinvenimento sul territorio comunale di un veicolo sottoposto a fermo fiscale sia durante la circolazione che parcheggiato presso una proprietà privata?

4 Maggio 2022
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IL CASO

Come procedere in caso di rinvenimento sul territorio comunale di un veicolo sottoposto a fermo fiscale sia durante la circolazione che parcheggiato presso una proprietà privata?

Se il veicolo è in una proprietà privata non si applicano sanzioni, atteso che la sanzione è prevista dall’articolo 86 del D.P.R. 602/1973 con rinvio all’articolo 214, comma 8, del codice della strada, per chiunque circola con un veicolo sottoposto al c.d. fermo fiscale. L’articolo citato riguarda invece i veicoli sottoposti al fermo fiscale in circolazione dinamica o statica sulle strade pubbliche o di uso pubblico; in tal caso vi sono non pochi problemi da affrontare.

Il primo riguarda l’applicabilità della sanzione dell’articolo 214, comma 8, dopo l’ultima modifica per la quale il Ministero dell’interno ha ritenuto non più applicabile alcuna sanzione.

Le altre questioni più rilevanti possono riguardare l’elemento soggettivo, quando alla guida si trovi persona diversa dall’intestatario del veicolo e il perfezionamento della notifica del provvedimento che dispone il fermo fiscale, che sicuramente ha natura ricettizia e che quindi deve essere portato a legale conoscenza del destinatario.

Per il primo aspetto, chi scrive ha sempre ritenuto – contrariamente alle conclusioni del Ministero – che anche dopo la modifica dell’articolo 214, comma 8, che prevede oggi la sanzione per chi circola durante il periodo in cui il veicolo è stato sottoposto alla sanzione accessoria del fermo amministrativo, questa possa essere ancora applica alla violazione dell’articolo 86 del D.P.R. 602/1973 che è norma speciale dove è richiamata la sanzione dell’articolo 214, comma 8, solo quoad poenam, mentre il precetto della norma speciale è restato invariato è continua a prevedere la sanzione in capo a “chiunque” circola durante il periodo del fermo fiscale.

Quanto all’applicabilità della confisca questa era già stata esclusa dal Ministero dell’interno in quanto incompatibile con l’istituto del fermo fiscale e con una misura di garanzia reale tesa a garantire il pagamento di un credito.

Semmai, ma questa era una questione già aperta prima della modifica dell’articolo 214, comma 8, dovrà essere verificata la notifica del provvedimento di fermo fiscale e la conoscibilità del provvedimento da parte di chi si è posto alla guida del veicolo, atteso che non vi è un custode, né elementi visibili dello stato di fermo, quali possono essere i sigilli. Se poi un organo di polizia intende seguire le indicazioni fornite dal Ministero, non si porrà alcuno di questi interrogativi, nemmeno se alla guida del veicolo si trova lo stesso proprietario al quale il provvedimento di fermo è stato notificato, considerato che il Ministero ha escluso l’applicabilità di qualsiasi sanzione nel caso di circolazione con veicolo sottoposto a fermo fiscale, con buona pace della norma speciale e anche dei creditori.

Tuttavia, mi preme far notare, come lo stesso Ministero abbia concluso in maniera diametralmente opposta nella circolare che riguarda le ultime novità sulla circolazione dei veicoli esteri, per le quali è prevista l’applicazione delle sanzioni contenute nell’articolo 213, comma 8, per “chiunque” circola con veicolo sottoposto a sequestro, ai sensi dell’articolo 93-bis, comma 7, dove ha precisato che la sanzione si applica a “chiunque” circola durante il sequestro e non solo al custode, come prevede l’articolo 213, comma 8, proprio perché il richiamo contenuto nel citato articolo 93-bis, comma 7, è solo alla sanzione, mentre il nuovo precetto riguarda chiunque e non solo il custode.

Si tratta della medesima situazione dell’articolo 86 del D.P.R. 602/1973, ma la soluzione prospettata è del tutto opposta rispetto alla precedente esternazione che riguarda il fermo fiscale. Ovviamente, chi scrive ritiene corretta quest’ultima posizione del Ministero. (G. Carmagnini)

 

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