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Il proprietario dell’auto, che viaggiava come passeggero, e il conducente vengono accusati di omicidio nonché lesioni personali gravissime con le aggravanti di aver commesso il fatto con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale e di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
La Corte afferma che la cooperazione nel delitto colposo si contraddistingue per la reciproca consapevolezza della convergenza dei rispettivi contributi alla condotta comune in corso.
Per quanto riguarda invece l’aggravante dell’aver commesso il fatto sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, il giudice deve accertare la sussistenza in concreto degli effetti dell’assunzione della sostanza al momento del fatto, non potendo applicare l’aggravante sulla base del semplice stato di astinenza.