Nel silenzio della legge infatti, possono essere comrpesi nella categoria anche i non vedenti, i disabili psichici e i soggetti che presentano menomazioni agli arti superiori. Il discrimine non risiede tanto nella causa della condizione patologica, quanto piuttosto nella oggettiva situazione di non autonomia della persona nel rapporto con la mobilità e con la strada tale da rendere non solo auspicabile ma assolutamente necessaria la mediazione di terze persone per gestirne gli spostamenti.
Contrassegno invalidi: interpretazione estensiva
La capacità di deambulazione sensibilmente ridotta deve essere valutata non solo con riferimento a deficienze degli arti inferiori: anche menomazioni agli arti superiori o malattie psichiche possono determinare una grave difficoltà negli spostamenti