Ci sono voluti 8 mesi di lavoro alla Commissione per definire i criteri direttivi che ora il Governo dovrà tradurre in norme cogenti. Il documento però è suscettibile ancora di modifiche nel successivo passaggio al Senato, anche se già oggi contiene lo scheletro del futuro codice della stradale.
A diffondere le importanti novità contenute nel provvedimento è stata l’Ancma, associazione aderente a Confindustria che riunisce le maggiori aziende italiane costruttrici di veicoli a due ruote e che ha contribuito concretamente a questa nuova mobilità. Una storica richiesta dell’Ancma che precisa come “così l’Italia si allinei al resto d’Europa, dove questa limitazione non è mai esistita”.
L’Ancma, in collaborazione con il DISS (Dipartimento di Sicurezza Stradale) dell’Università di Parma, ha persino redatto un vademecum utile a progettisti e tecnici per realizzare infrastrutture che limitino i rischi per i motociclisti. Si tratta di un vero e proprio compendio che affronta tutte le problematiche della circolazione stradale per chi viaggia su due ruote, offrendo soluzioni concrete per la riqualificazione e l’adeguamento infrastrutturale, in linea con gli standard comunitari.
Riepilogando… tutte le novità
Tutte le misure del provvedimento che riforma il codice della strada intendono sostanzialmente garantire a tutti, proprio tutti, una maggiore sicurezza. Vediamo quali sono le novità principali:
- potranno accedere ad autostrade e tangenziali anche scooter e motocicli 125cc se guidati da conducenti maggiorenni
- le corsie riservate ai mezzi pubblici potranno essere percorse anche da biciclette e motocicli
- sarà previsto anche per gli utilizzatori di ciclomotori e motocicli lo status di utenti vulnerabili
- oltre ad una serie di disposizioni volte ad incentivare la mobilità delle due ruote a pedale, sarà introdotto un sistema di marchiatura volontaria del telaio, che renderà più semplice alle Forze dell’ordine l’identificazione e il recupero delle biciclette rubate
- sarà limitata a bordo strada la presenza di ostacoli fissi artificiali, come i supporti della segnaletica stradale e i guardrail
- il Ministero dei Trasporti predisporrà delle linee guida destinate agli enti proprietari che definiscano criteri di progettazione e costruzione di infrastrutture stradali sicure per gli utilizzatori di veicoli a due ruote
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