Ok alla manovra di Ferragosto. Il Senato ha votato la fiducia, tempi strettissimi per l’ok della Camera. Le novità per gli enti locali
L’approfondimento a cura di M. Manfredi

9 Settembre 2011
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Robin Hood tax (1,8 mld) alle autonomie, ai comuni il 100% dei proventi della lotta all’evasione, funzioni accorpate nei mini-enti, Sistri in salvo.

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L’aula del Senato ha votato ieri sera la fiducia al governo sulla manovra di ferragosto (d.l. 138 del 2011). I sì sono stati 165 i no 141, 3 gli astenuti. Il provvedimento, che ha ottenuto il l’ok dei senatori di Pdl, Lega e Coesione nazionale e il no di Pd, Idv, Udc, Terzo Polo e Mpa, passa adesso all’esame della Camera per la seconda lettura. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio è fissata per oggi per incardinare il provvedimento. La manovra dovrebbe essere approvata definitivamente alla fine di questa settimana o, al più tardi, all’inizio della prossima. Tra le novità degli ultimi giorni, l’aumento dell’Iva dal 20 al 21%; un contributo del 3% per i super ricchi; misure per l’inasprimento dell’evasione fiscale compreso il carcere per chi evade oltre 3 milioni di euro purché l’ammontare dell’imposta evasa superi però il 30% del volume d’affari; licenziamenti più facili; riduzione del taglio delle indennità parlamentari. Ecco cosa cambia in sintesi.

Iva sale dal 20% al 21% 
La misura scatta dal via libera al decreto.

Contributo super ricchi 
Contributo di solidarietà del 3% per i redditi oltre 300.000 euro dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2013. La misura potrà essere prorogata nel caso in cui non si dovesse raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Il prelievo non si applica ai “redditi” dei dipendenti e ai pensionati d’oro per i quali resta invece in vigore il taglio del 5% della quota di reddito superiore ai 90.000 euro e del 10% quella eccedente i 150.000 euro (come previsto dalle precedenti manovre).

Pensione donne a 65 anni 
Viene anticipato dal 2016 al 2014 l’adeguamento dell’età pensionabile delle donne nel privato che, a regime, cioè nel 2026, andranno in pensione a 65 anni. 

Intese azienda-territorio in deroga a leggi e contratti
Le intese sottoscritte a livello aziendale o territoriale possono derogare a leggi sul lavoro, comprese quelle sul licenziamento, e alle relative norme contenute nei contratti nazionali. Tra le materie che non potranno essere inserite nelle intese aziendali e territoriali, il licenziamento discriminatorio e alcuni diritti delle lavoratrici madri.

Riscossione coattiva condono 2002
I contribuenti che hanno aderito alla sanatoria e poi sono “spariti” verranno costretti dall’Agenzia delle entrate e da Equitalia a pagare il dovuto con gli interessi entro il 31 dicembre 2011, altrimenti incorreranno in una sanzione pari al 50% delle somme in questione. Il fisco avrà un anno in più per andare a scovare i furbi che avevano aderito al condono in materia di Iva…

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