Progressioni verticali: obbligatorio il concorso
La Cassazione civile sez. lavoro, 08.05.2014, senza discostarsi dai precedenti indirizzi, ribadisce che l’accesso a funzioni più elevate, cioè il passaggio ad un’area o fascia funzionale superiore, determina una forma di reclutamento soggetta alla regola del pubblico concorso; così che sono da ritenere illegittime le norme che stabiliscano il passaggio alle aree o fasce superiori, in deroga alla regola generale, o comunque non prevedano alcun criterio selettivo, o verifiche attitudinali volte a garantire l’accertamento dell’idoneità dei candidati in relazione ai posti da coprire, realizzando, in tal modo, un automatico e generalizzato scivolamento in alto del personale dipendente.
peccato che a questa consapevolezza il legislatore e la giurisprudenza ci siano arrivati solo da pochi anni. Se l’avessero fatto già dagli anni settanta non avremmo avuto la peggiore pubblica amministrazione che si poteva immaginare. Intanto dobbiamo aspettare ancora molti anni per liberarci di tutti quegli incapaci che grazie alle cd. “progressioni verticali” a pioggia tengono in ostaggio, con la loro ignoranza, gli uffici, coloro che ci lavorano e la collettività!