Commissione UE. L’autista non deve fornire la prova su dove e come ha trascorso il riposo settimanale ordinario di 45 ore
Approfondimento di Fabio Dimita
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23 Febbraio 2023
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Si rende noto che la Commissione europea ha precisato che nell’ambito di una attività di controllo su strada da parte di un organo accertatore, quest’ultimo potrà sanzionare l’autista qualora accerti, in contestazione immediata, che questo ha effettuato un riposo settimanale ordinario di 45 ore a bordo del veicolo. Viceversa, precisa la stessa Commissione, nell’ambito del controllo non può essere richiesto all’autista un documento che provi dove abbia trascorso il riposo settimanale ordinario di 45 ore effettuato nelle settimane precedenti, – per esempio, una fattura – che fornisca la prova che abbia dormito all’esterno del veicolo.
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