Legge eco-vandali: quadro normativo di riferimento (II parte)

Un primo commento alla legge 22 gennaio 2024, n. 6

Massimo Ancillotti 31 Gennaio 2024
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I problemi legati al divieto di bis in idem

Ad un commentatore minimamente attento non sarà certamente sfuggita l’eventualità che l’intero impianto di incerta duplicazione di sanzioni abbia la possibilità di impattare con il divieto di bis in idem sostanziale.

Questo aspetto, per la verità, sembra essere stato ben valutato e in qualche modo adeguatamente soddisfatto dal Legislatore.

In altri termini, aver costruito intorno ad un medesimo fatto, un duplice rilievo sanzionatorio, di natura penale e amministrativa, come tale ontologicamente e naturalmente tale da integrare o quanto meno far ipotizzare una lesione del principio del ne bis in idem, escluso che il Legislatore abbia disatteso la conoscenza di tale divieto, significa solo che i compilatori della nuova norma hanno ravvisato nella fattispecie di nuovo conio tutti quegli elementi in presenza dei quali sia la giurisprudenza della Corte comunitaria sia quella delle corti nazionali (Cassazione e Costituzionale) hanno ritenuto possibile la previsione e instaurazione di un doppio binario sanzionatorio per un medesimo fatto.


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