“Si riparte. Dal 18 maggio anche le attività finora sospese potranno riprendere il loro corso sulla base di una puntuale programmazione regionale, sia pure in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli a tutela dei lavoratori e degli utenti che il Governo si è impegnato a varare nelle prossime ore“, ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini dopo l’incontro col premier Giuseppe Conte e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza tenutosi ieri pomeriggio.
Da lunedì prossimo potranno riaprire diverse attività finora sospese, sia pure in condizioni di sicurezza e rispettando protocolli a tutela della salute sia di lavoratrici e lavoratori sia degli utenti e della clientela.
Sarà infatti possibile, ha ribadito il presidente Stefano Bonaccini sulla sua pagina facebook, una ripartenza differenziata sulla base dell’andamento del contagio e dei dati epidemiologici nei territori, decisa dalle singole Regioni. Termina infatti la fase di sospensione delle competenze regionali per quando riguarda apertura attività produttive ed economiche, necessaria nelle settimane di massima emergenza sanitaria.
Le Linee guida per le riaperture
Con grande probabilità pertanto, tra giovedì 14 e venerdì 15, sulla base dei dati del monitoraggio del Ministero della Salute, arriveranno le Linee guida per consentire alle Regioni di riaprire. Le Linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività, viene spiegato, perché possano riaprire nella massima sicurezza.
Come riportato questa mattina dal Sole 24 Ore, il Governo avrà comunque la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus. Nel caso dovessero esserci nuovi focolai, in sostanza, si attiveranno immediatamente le zone rosse dove varranno le regole già sperimentate durante il lockdown. Interventi che, spiegano fonti di governo, saranno tempestivi e attuati in stretto contatto tra l’esecutivo e le Regioni.
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