Eseguire gli ordini non sempre è una valida giustificazione

L’obbligo di fedeltà nei confronti del datore di lavoro, anche pubblico, prevale sul dovere di eseguire gli ordini del superiore gerarchico che sono dannosi per l’azienda o l’ente di appartenenza12

12 Luglio 2016
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Per la Cassazione la “acritica obbedienza” al proprio responsabile con la consapevolezza di agire in danno del datore di lavoro (Poste Italiane nel caso di specie) non è un comportamento giustificabile ex art. 2014 c.c. (dovere di eseguire gli ordini dei superiori gerarchici) e può costituire, al contrario, motivo di rottura del rapporto fiduciario tra imprenditore e dipendente tale da giustificare il licenziamento per giusta causa.

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