Teoria e pratica Patente AM: indicazioni del MIT

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato la circolare prot. 7260/23.3.5 del 27.3.2017, che affronta il tema delle procedure per il conseguimento della patente AM (il cosiddetto “patentino”), che permette di condurre ciclomotori, tricicli leggeri e quadricicli leggeri.

4 Aprile 2017
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato la circolare prot. 7260/23.3.5 del 27.3.2017, che affronta il tema delle procedure per il conseguimento della patente AM (il cosiddetto “patentino”), che permette di condurre ciclomotori, tricicli leggeri e quadricicli leggeri. Andiamo a vedere le istruzioni fornite dal MIT agli esaminatori, in particolare per quanto riguarda la prova teorica e la prova pratica.

“Patentino”: prova teorica

L’esame, da svolgersi presso la Motorizzazione civile, prevede lo svolgimento di 30 quesiti “a crocette”. Il candidato ha 25 minuti per dare una risposta vero o falso a ogni domanda e non può commettere più di tre errori, pena la bocciatura (dal quarto errore in poi). Le tematiche affrontato sono le seguenti:

  1.  segnali di pericolo e segnali di precedenza;
  2. segnali di divieto;
  3. segnali di obbligo;
  4. segnali di indicazione e pannelli integrativi;
  5. norme sulla precedenza
  6. norme di comportamento;
  7. segnali luminosi, segnali orizzontali;
  8. fermata, sosta e definizioni stradali;
  9. cause di incidenti e comportamenti dopo gli incidenti, assicurazione;
  10. elementi del ciclomotore e loro uso;
  11. comportamenti alla guida del ciclomotore e uso del casco;
  12. valore e necessità della regola; m) rispetto della vita e comportamento solidale;
  13. condizioni psicofisiche per la guida dei ciclomotori;
  14. rispetto dell’ambiente;
  15. elementari conoscenze sul funzionamento dei ciclomotori in caso di emergenza (variazione delle condizioni ambientali, variazione di aderenza, passaggio su strisce orizzontali, anomalia al freno agente sulla ruota anteriore o sulla ruota posteriore, frenata su pavimentazione a bassa aderenza ecc.).

I divieti e il comportamento da tenere durante l’esame sono piuttosto intuitivi: non è consentita consultare testi, parlare con altri esaminandi, utilizzare smartphone (che vanno lasciati spenti sul banco al quale si svolge la prova), utilizzare altri pc e così via. Pena? La bocciatura immediata.

“Patentino”: prova pratica

Prima fase

Per sostenere l’esame pratico è necessario possedere il “foglio rosa”. L’esame si svolgerà utilizzando il mezzo dichiarato al momento della richiesta, che deve rientrare fra le seguenti categorie:

  • ciclomotori a due ruote (categoria L1e);
  • ciclomotori a tre ruote (categoria L2e);
  • quadricicli leggeri (categoria L6e) se omologati per il trasporto di un passeggero oltre al conducente.

Il candidato non può essere ammesso a sostenere la prova pratica di guida su un veicolo diverso da quello indicato sull’istanza di conseguimento della patente AM.

Le esercitazioni da superare variano a seconda della natura del veicolo, ma si tratta in generale di prove di guida, sterzata, frenatura attraverso percorsi delimitati da coni. Per i tricicli e i quadricicli viene anche valutata l’abilità nel parcheggiare e nel procedere in retromarcia. Le penalizzazioni riguardano in particolare l’abbattimento dei coni che delimitano il tragitto e il mancato rispetto degli spazi di frenata e sterzata.

Prova nel traffico

L’esaminatore valuterà, in condizioni di sicurezza, l’abilità del candidato attraverso alcune operazioni predeterminate:

  • partenza da fermo: da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico, uscendo da una strada secondaria;
  • guida su strada rettilinea, esaminando il comportamento del candidato nei confronti dei veicoli che provengono dalla direzione opposta, anche nell’eventualità di circolazione in spazio limitato;
  • guida in curva;
  • incroci, esaminando la capacità del candidato di affrontare e superare incroci e raccordi;
  • cambiamento di direzione: svolta a destra ed a sinistra; cambiamento di corsia;
  • sorpasso/superamento: esaminando la capacità del candidato di sorpassare altri veicoli (se possibile), di superare ostacoli (ad esempio vetture posteggiate), di essere oggetto di sorpasso da parte di altri veicoli (se del caso);
  • elementi e caratteristiche stradali speciali (se del caso), quali ad esempio: rotonde; passaggi a livello; fermate di autobus/tram; attraversamenti pedonali; guida su lunghe salite/discese; gallerie;
  • rispetto delle necessarie precauzioni nello scendere dal veicolo.

La valutazione riguarda molteplici aspetti, non solo l’abilità di guida ma anche il senso civico e l’atteggiamento di prudenza necessario per il rispetto del Codice della Strada. Punto saliente è sicuramente lo stile di guida, che deve dimostrare di tener conto delle condizioni meteorologiche e stradali, del traffico, degli altri utenti della strada (in particolari quelli “deboli”)