Per la Corte infatti “Sussiste un obbligo di civile trasparenza gravante sulla P.A., il cui potere sanzionatorio, in materia di circolazione stradale, non è tanto ispirato dall’intento della sorpresa ingannevole dell’automobilista indisciplinato, in una logica patrimoniale captatoria, quanto da uno scopo di tutela della sicurezza stradale e di riduzione dei costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare, anche mediante l’utilizzazione delle nuove tecnologie di controllo elettronico”.
Per questo motivo anche la segnaletica che preavvisa l’autovelox deve rispettare la ratio di cui all’art. 77, comma secondo, del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, il quale individua come obiettivo primario per l’ente proprietario della strada la costituzione di un sistema segnaletico armonico integrato ed efficace, a garanzia della sicurezza e della fluidità della circolazione pedonale e veicolare.
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