A nove mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, il bilancio diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mostra un calo generalizzato di incidenti, vittime e feriti. I dati – raccolti dalla Polizia Stradale e dall’Arma dei Carabinieri e condivisi con il MIT – registrano 80 morti in meno (-7,8%), oltre 1.200 feriti in meno (-3,8%) e 848 incidenti totali in meno (-1,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In evidenza la riduzione degli incidenti mortali (-5,4%) e dei sinistri con lesioni (-3,4%). Il ministero sottolinea come il nuovo quadro normativo abbia contribuito a incrementare sicurezza e prevenzione, anche attraverso controlli più mirati su velocità, uso del cellulare e mancato utilizzo delle cinture.
Indice
Un bilancio sui primi nove mesi di applicazione
Il comunicato del 16 settembre 2025 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fotografa l’impatto del nuovo Codice della Strada a nove mesi dalla sua entrata in vigore. Il confronto prende in esame il periodo 14 dicembre 2024 – 13 settembre 2025 rispetto allo stesso intervallo dell’anno precedente.
La riduzione degli incidenti è significativa: gli episodi totali passano da 54.882 a 54.034 (-1,5%), con un calo marcato degli incidenti mortali (-5,4%). Un dato che, secondo il MIT, conferma l’efficacia delle nuove misure di prevenzione.
Vittime e feriti: gli effetti delle nuove regole
Il dato più rilevante riguarda la riduzione delle vittime: 80 decessi in meno, da 1.024 a 944, pari a un -7,8%. Anche il numero dei feriti segna un calo consistente: -1.242 unità, con un totale che scende da 32.822 a 31.580 (-3,8%).
Le misure introdotte dal nuovo Codice hanno puntato a un mix di deterrenza e prevenzione: maggiore severità per le violazioni legate a velocità, cinture di sicurezza e uso improprio dello smartphone, unita a un rafforzamento dei controlli sul territorio.
Il ruolo dei controlli e le prospettive future
La raccolta dei dati è stata possibile grazie al coordinamento tra Ministero dell’Interno e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Servizio Polizia Stradale, insieme all’Arma dei Carabinieri, ha fornito numeri che confermano un miglioramento complessivo della sicurezza stradale.
Il MIT sottolinea come l’obiettivo non sia punitivo, ma protettivo: garantire sicurezza a tutti gli utenti della strada. I numeri registrati nei primi nove mesi rappresentano un segnale incoraggiante, ma le istituzioni invitano a mantenere alta l’attenzione, soprattutto sui comportamenti più a rischio come eccesso di velocità e guida distratta.
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