Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha scritto al presidente dell’ANCI Gaetano Manfredi per sollecitare un aggiornamento sulle iniziative in corso riguardanti il censimento degli autovelox presenti sul territorio nazionale.
Alla luce delle recenti pronunce della Cassazione e in vista del decreto interministeriale sull’omologazione, il ministero ribadisce la necessità di una mappatura completa dei dispositivi per garantire l’aderenza agli standard tecnici e assicurare l’uso degli strumenti a fini esclusivamente di sicurezza stradale.
Salvini ha sottolineato come, in assenza di un quadro statistico unitario, solo un’effettiva ricognizione “dal basso” della coerenza dei dispositivi in uso con gli standard tecnici, in grado di assicurarne un utilizzo aderente alle esclusive finalità di sicurezza stradale, permetterà di definire la portata del decreto attuativo sui requisiti di omologazione.
Il ministero ha quindi chiesto all’ANCI non solo conferma dell’avvio delle attività, ma anche una prima stima dei tempi necessari per raccogliere i dati, confidando nella collaborazione delle amministrazioni comunali, spesso al centro di polemiche legate all’uso degli autovelox.
► La lettera di risposta del presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini
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Velox e controlli su strada
Oggi gran parte delle violazioni in materia di circolazione stradale viene accertata con strumenti elettronici che, di fatto, si sostituiscono all’operatore su strada. Sul piano normativo il legislatore è intervenuto costantemente sul tema, ma in modo spesso non coerente.Da un lato ha ampliato i casi in cui la contestazione immediata non è necessaria, attraverso l’impiego di strumenti debitamente approvati; dall’altro ha introdotto una serie di adempimenti e limitazioni, in particolare per l’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità, che hanno reso estremamente difficoltosa l’attività degli organi di polizia e delle amministrazioni locali.Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulle verifiche della taratura, alla quale hanno fatto seguito il D.M. n. 282/2017 e la Direttiva Minniti, siamo giunti alla questione della omologazione dei dispositivi di controllo della velocità (ordinanza Cassazione n. 10505/2024) ed al nuovo Decreto MIT 11.4.2024 (G.U. n. 123 del 28.5.2024) emanato in attuazione dell’articolo 25 della Legge n. 120/2010.Il quadro che ne deriva è caratterizzato da incertezza operativa e incomprensioni procedurali, interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali talvolta difformi tra loro e che, anche per questo, sono la causa dell’insorgere di un contenzioso sempre più intenso e complesso.Questa guida offre un’attenta analisi dell’evoluzione normativa e dei principi generali che regolano l’accertamento e la contestazione delle violazioni mediante i dispositivi tecnologici a disposizione delle Polizie locali, per poi passare all’esame dei singoli casi, alla luce della più affermata giurisprudenza e della prassi ministeriale, mettendo in luce ogni criticità e proponendo le soluzioni più adeguate ai singoli casi.Massimo AncillottiGià comandante di PL laureato in giurisprudenza e avvocato. Autore e coautore di libri e pubblicazioni su CdS, polizia giudiziaria e altre materie di competenza della polizia locale.Giuseppe CarmagniniResponsabile dell’ufficio Contenzioso e supporto giuridico per la PL del Comune di Prato. Autore di libri, monografie, approfondimenti sul CdS, è docente accreditato presso molte scuole regionali.
Massimo Ancillotti, Giuseppe Carmagnini | Maggioli Editore 2025
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