Il Parlamento europeo, con un comunicato del 21 ottobre 2025, ha annunciato il via libera alle nuove norme sulle patenti di guida, parte del pacchetto “Sicurezza stradale” della Commissione UE. Le direttive introducono novità su formazione, validità e digitalizzazione delle patenti, con l’obiettivo di ridurre le vittime della strada e armonizzare i controlli nei Paesi membri. Tra le principali misure: obbligo di domande su angoli ciechi e distrazione da smartphone negli esami, periodi di prova per neopatentati, rafforzamento dei controlli medici e diffusione della patente digitale europea.
Indice
- Formazione e sicurezza: più attenzione a pedoni, ciclisti e distrazioni
- Patente digitale europea e validità differenziata per età e categoria
- Neopatentati, conducenti professionisti e regole più severe sulle infrazioni
- Un passo verso la “Vision Zero”: ridurre le vittime sulle strade europee
- Entrata in vigore
- Cosa cambia per i neopatentati
- Riferimenti normativi
Formazione e sicurezza: più attenzione a pedoni, ciclisti e distrazioni
Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la revisione delle direttive UE sulle patenti di guida, un pacchetto di norme che aggiorna requisiti, durata e contenuti formativi con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale.
A partire dall’entrata in vigore, gli esami di teoria dovranno includere domande sui rischi legati agli angoli ciechi, sull’uso dei sistemi di assistenza alla guida e sulla distrazione da smartphone, uno dei principali fattori di incidente.
I nuovi moduli di formazione daranno maggiore rilievo alla tutela degli utenti vulnerabili, come pedoni, bambini e ciclisti, e all’uso corretto dei dispositivi di sicurezza.
La relatrice del Parlamento, Jutta Paulus (Verts/ALE, DE), ha sottolineato che la nuova direttiva “migliorerà concretamente la sicurezza di tutti gli utenti della strada” e renderà le professioni del trasporto “più accessibili e attrattive”, anche grazie a regole più chiare per la formazione e il riconoscimento delle qualifiche.
Patente digitale europea e validità differenziata per età e categoria
Una delle principali novità è l’introduzione della patente di guida digitale, accessibile da smartphone tramite applicazione ufficiale, destinata a diventare il formato standard nell’intera Unione europea.
Il Parlamento ha comunque garantito ai cittadini il diritto di richiedere la versione fisica, che dovrà essere rilasciata entro tre settimane.
La validità del documento è fissata a 15 anni per auto e moto, e a 5 anni per autocarri e autobus. Gli Stati membri potranno ridurre la durata a 10 anni se la patente funge anche da documento d’identità nazionale.
Per i conducenti con più di 65 anni, gli Stati potranno imporre controlli medici più frequenti o corsi di aggiornamento obbligatori.
Le nuove disposizioni introducono anche una visita medica preventiva o di rinnovo che includerà esami visivi e cardiovascolari, lasciando agli Stati la facoltà di prevedere sistemi di autovalutazione per alcune categorie.
Neopatentati, conducenti professionisti e regole più severe sulle infrazioni
Per la prima volta, la normativa UE prevede un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati, durante il quale si applicheranno sanzioni più severe per guida in stato di ebbrezza, mancato uso della cintura o dispositivi di sicurezza.
Si potrà ottenere la patente B a 17 anni, ma sarà necessario guidare accompagnati da un conducente esperto fino alla maggiore età.
Le nuove norme agevolano anche l’ingresso dei giovani nel settore dei trasporti: i diciottenni potranno ottenere la patente per autocarri (categoria C) e i ventunenni quella per autobus (categoria D), a condizione di possedere un certificato di abilitazione professionale.
Sul fronte delle sanzioni, le decisioni di ritiro o sospensione della patente saranno riconosciute e applicate anche negli altri Paesi UE. Ciò significa che un conducente sanzionato in uno Stato membro non potrà aggirare la sospensione semplicemente cambiando residenza.
Un passo verso la “Vision Zero”: ridurre le vittime sulle strade europee
Le nuove direttive si inseriscono nel più ampio piano europeo per la sicurezza stradale, che mira a raggiungere entro il 2050 l’obiettivo “zero vittime”.
Ogni anno, infatti, quasi 20.000 persone perdono la vita sulle strade europee. Le misure approvate intendono rendere più omogenea la formazione dei conducenti, potenziare i controlli medici e agevolare la cooperazione transfrontaliera tra autorità di polizia e amministrazioni.
Il relatore Matteo Ricci (S&D, IT) ha sottolineato che “l’introduzione di criteri più chiari e tempestivi per la sospensione della patente in caso di gravi infrazioni protegge non solo i conducenti responsabili, ma l’intera collettività”.
La nuova patente digitale e le regole comuni di formazione rappresentano, dunque, un passo decisivo verso una mobilità europea più sicura, sostenibile e moderna.
Entrata in vigore
Le nuove norme entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. I paesi dell’UE avranno tre anni per recepire queste nuove disposizioni nel diritto nazionale e un altro anno per prepararsi alla loro attuazione.
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Cosa cambia per i neopatentati
📌 Periodo di prova obbligatorio: almeno 2 anni, con sanzioni più severe per guida in stato di ebbrezza o uso del telefono.
📌 Patente B a 17 anni: consentita solo se accompagnati da un adulto con esperienza di guida.
📌 Patente C e D anticipata: 18 anni per autocarri, 21 per autobus, se in possesso di abilitazione professionale.
📌 Maggiore cooperazione tra Stati UE: sospensioni e revoche avranno validità transfrontaliera.
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