Patenti e CQC, controlli rafforzati all’esame: il Ministero impone il doppio riconoscimento dei candidati

Circolare Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 24 ottobre 2025, prot.257894

28 Ottobre 2025
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Con circolare n. 0257894 del 24 ottobre 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti interviene nuovamente sul tema dell’identificazione dei candidati agli esami di teoria per patenti e CQC. Il documento chiarisce che, anche in presenza del riconoscimento biometrico tramite sistema “Face Recognition”, gli esaminatori devono richiedere l’esibizione di un documento d’identità valido. La misura, motivata da recenti episodi di frode durante le prove d’esame, mira a rafforzare le garanzie di autenticità e sicurezza nel procedimento di abilitazione alla guida.

Indice

Nuovi chiarimenti in merito al Face Recognition


Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la circolare del 24 ottobre 2025, ha fornito ulteriori chiarimenti in merito alle modalità di identificazione dei candidati agli esami di teoria per il conseguimento delle patenti di guida e delle carte di qualificazione del conducente (CQC).

Il provvedimento si colloca nel solco delle precedenti circolari del 21 ottobre 2022 e del 9 aprile 2025, che avevano introdotto e poi integrato il sistema “Face Recognition”, basato su dispositivi biometrici per il riconoscimento facciale dei candidati.

La nuova circolare recepisce i recenti casi di sostituzione di persona avvenuti nelle sessioni d’esame e richiama tutti gli uffici periferici alla doppia verifica dell’identità: non solo attraverso la piattaforma biometrica, ma anche mediante esibizione fisica di un documento valido.

Il sistema “Face Recognition” e le regole operative


L’uso del sistema Face Recognition, introdotto con D.M. 20 ottobre 2022, n. 449, rappresenta un passaggio importante verso la digitalizzazione e la sicurezza delle procedure d’esame. Il sistema consente di associare il volto del candidato ai dati presenti nell’anagrafe della Motorizzazione, riducendo i margini di errore e rendendo tracciabile ogni accesso alle postazioni d’esame.
Tuttavia, come chiarito dalla nuova circolare, la tecnologia non esonera gli esaminatori dall’obbligo di identificazione documentale.

In altre parole, anche qualora il riconoscimento facciale vada a buon fine, l’esaminatore deve comunque chiedere al candidato un documento d’identità in corso di validità, verificandone la corrispondenza con i dati registrati.

Questa disposizione si estende a tutti gli esami teorici relativi a patenti e CQC, senza eccezioni per sessioni già avviate o per candidati riconosciuti in precedenza dallo stesso sistema biometrico.

Motivazioni e obiettivi della nuova circolare


Il Ministero fonda la nuova disposizione su esigenze di sicurezza e trasparenza, richiamando le recenti vicende di cronaca che hanno portato alla luce episodi di sostituzione di persona durante gli esami di teoria.

Tali comportamenti fraudolenti hanno messo in evidenza la necessità di rafforzare i controlli sull’identità dei candidati, introducendo una verifica ridondante ma più sicura, fondata sul principio di doppia identificazione (digitale e documentale).

Con questo intervento, il MIT riafferma la volontà di mantenere elevati standard di affidabilità nell’intero sistema di abilitazione alla guida, garantendo parità di trattamento tra i candidati e tutelando la credibilità degli esami pubblici.

VOLUME + ILIBRO

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Sergio Bedessi | Maggioli Editore 2025

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