Videosorveglianza urbana: il nuovo decreto del ministero dell’interno

Decreto Ministeriale 27 dicembre 2024, n. 37

31 Marzo 2025
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Il Ministero dell’Interno ha pubblicato il decreto del 27 dicembre 2024 (Gazzetta Ufficiale n. 73 del 28/3/2025), che definisce le modalità di presentazione delle richieste di finanziamento per l’installazione di impianti di videosorveglianza nei comuni italiani. Con uno stanziamento complessivo di 24,5 milioni di euro per il 2024, l’obiettivo è potenziare la sicurezza urbana, privilegiando le aree con maggiori criticità. Il decreto stabilisce i criteri di ammissione, le modalità di presentazione delle domande e i criteri di valutazione delle richieste.

Fondi e criteri di accesso


Il decreto, prevede che possano accedere ai finanziamenti i comuni, le unioni di comuni e le associazioni di comuni che abbiano sottoscritto i cosiddetti “patti” per la sicurezza urbana con le prefetture territorialmente competenti. Per essere ammessi al finanziamento, i progetti di videosorveglianza devono rispettare specifici criteri: non devono superare il tetto di 250.000 euro e non possono riguardare la semplice manutenzione o sostituzione di impianti esistenti. Inoltre, i comuni richiedenti devono dimostrare la capacità di cofinanziamento e l’impegno a garantire la manutenzione delle apparecchiature per almeno cinque anni.

Come presentare la domanda


Le domande devono essere presentate alla Prefettura-UTG territorialmente competente entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Ogni richiesta deve essere accompagnata da un progetto dettagliato, che includa almeno il primo livello di progettazione, la dichiarazione di inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche e la documentazione necessaria a dimostrare la conformità ai requisiti richiesti. Dopo la verifica da parte delle Prefetture, le richieste vengono inoltrate al Ministero dell’Interno per l’istruttoria definitiva.

Criteri di valutazione e graduatoria


Un’apposita commissione esaminerà le domande attribuendo un punteggio basato su diversi parametri, tra cui l’indice di criminalità del comune richiedente, la popolazione residente e il livello di cofinanziamento garantito dall’ente locale. La graduatoria, pubblicata sul sito del Ministero dell’Interno, determinerà l’assegnazione dei fondi, garantendo particolare attenzione ai comuni del Mezzogiorno, in linea con le disposizioni dell’art. 7-bis del decreto-legge n. 243 del 2016.

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